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Diaconato permanente

Il Diaconato Permanente ha come sua finalità propria e specifica nella Chiesa quella del servizio; con particolare riferimento alla mensa, alla carità e alla parola è un'esigenza sentita già nei primissimi anni della vita della Chiesa. La sua istituzione infatti la troviamo negli Atti degli Apostoli e precisamente al cap. 6 vers. 1-7.
È importante notare in questo testo come essi, i diaconi appunto, sorgano in totale comunione con i presbiteri in loro stretta collaborazione per lasciare a quest'ultimi maggiore libertà e più tempo di occuparsi della Parola di Dio e dei sacramenti propri del loro ministero.
Nei secoli successivi, verso il 1200-1300, questo ministero rimase nella Chiesa ma solo come passaggio per raggiungere il presbiterato e non più allo stato permanente come era nato.
Va notato che sono gli anni con una grande esuberanza di consacrati nel presbiterato e quindi molto probabilmente l'esigenza iniziale degli apostoli non era più così urgente come allora. È il Concilio Ecumenico Vaticano II che ripristina nella sua forma iniziale, quindi allo stato permanente, il ministero diaconale. Esso è inserito a tutti gli effetti nel sacramento dell'Ordine che comprende appunto tre stati: vescovo, sacerdote e diacono.
Va notato che a questo ministero possono accedere anche persone sposate, che si trovano così a ricevere sia il sacramento del Matrimonio che quello dell'Ordine.
Pur rimanendo altre letture e altre visioni sul diaconato permanete quella che ritengo sia privilegiare, perché la più rispondente alla parola di Dio e agli indirizzi della Chiesa e dei suoi padri, penso sia appunto come già si diceva, quella di un ministero che si mette al servizio della Chiesa e dei suoi consacrati vescovi e presbiteri, in una forte e proficua comunione che cerca di superare e supera tutte quelle difficoltà di carattere umano e caratteriale che se assecondate minerebbero alla radice la sua grande funzione nel Corpo Mistico di Cristo.
Alla luce di quanto sopra il diacono a Sant'Ilario è quell'uomo sposato e con prole che si mette in atteggiamento umile di quel servizio necessario nella Chiesa in stretta comunione con il suo vescovo e il presbitero da lui nominato per la conduzione della Chiesa particolare in cui il diacono vive ed è stato scelto.
Vari sono i servizi sul piano formativo, sul piano caritativo, nella liturgia, nella pastorale e tanto altro.
Il paese è stato suddiviso in diaconie a ciascuna delle quali è affidata uno o due diaconi.