ORIGINE
STORICA DELLO SCAPOLARE
La
devozione allo Scapolare della Madonna del Carmelo e la sua diffusione nel mondo
sono storicamente legate ad una visione di S. Simone Stock.
S. Simone nacque in Inghilterra nella seconda metà del secolo XII°.
Fu un uomo di grande virtù, di intensa operosità e contribuì
in modo decisivo all'affermazione e alla diffusione dell'Ordine Carmelitano
in Europa, in mezzo a grandi difficoltà.
L'Ordine Carmelitano che si era formato sul monte Carmelo, in Palestina, nello
spirito di Elia e nel culto della Santissima Vergine, aveva, all'inizio dei
XIII' secolo, fisionomia e una struttura contemplativa. La regola scritta da
S. Alberto, patriarca di Gerusalemme intorno al 1210, ordinava ai monaci del
Carmelo di passare il giorno e la notte in preghiera.
Verso il 1240 gli eremiti del monte Carmelo furono costretti, sotto la pressione
delle armi maomettane, ad emigrare in Europa, dove trovarono notevoli ostacoli
per conservare il loro genere di vita.
S. Simone, appena eletto generale, propose al capitolo l'adattamento della regola
alle esigenze del nuovo ambiente.
Si stabilì che i religiosi potevano costruire i loro conventi sia negli
eremi che in altri luoghi dove fosse possibile vivere in raccoglimento e si
permise loro di applicarsi agli studi e alle opere di apostolato.
S. Simone si prodigò nella fondazione di nuovi conventi in Inghilterra,
Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Italia, incontrando innumerevoli difficoltà.
In questo particolare momento si inserisce l'apparizione della Madonna e il
dono dello Scapolare.
S. Simone
era devotissimo alla Madonna; Egli pregava con insistenza la gloriosissima Madre
di Dio affinché dotasse di qualche privilegio l'Ordine dei Carmelitani
e ripeteva con grande devozione: "Fior del Carmelo, vita fiorente, splendore
del cielo, Vergine e Madre singolare; Madre mite, ignara d'uomo, ai Carmelitani
dona un privilegio, stella del mare."
Ed ecco un giorno tutta raggiante di luce, apparirgli la Beata Vergine, con
una moltitudine di Angeli, tenendo nelle sue mani benedette lo Scapolare, dell'Ordine
e dicendo: "Questo sarà per Te e per tutti i Carmelitani il grande
privilegio, che chiunque morirà con questo (lo Scapolare) non patirà
il fuoco eterno, ma sarà salvo." (da un Santorale Carmelitano dei
XIV° secolo)
II racconto della visione dello Scapolare si trova nei testi più antichi
dell'Ordine e si può considerare seriamente documentato.
Recenti scoperte di manoscritti confermano la veridicità di questa visione.
Inizio
LA
GRANDE PROMESSA
I
documenti più antichi sono unanimi nell'affermare che la Madonna apparve
a S. Simone tenendo tra le mani lo Scapolare dell'Ordine, ma non dicono che
glielo abbia consegnato, come mostrano diverse iconografie.
II dono di Maria non consiste nello Scapolare in se stesso che era già
noto e usato dai Carmelitani e da altri religiosi, ma nella promessa di preservare
dall'inferno e portare in Paradiso i Carmelitani, che sarebbero morti con lo
Scapolare.
È superfluo sottolineare la grandezza di questo privilegio: la salvezza
eterna è l'unico problema essenziale dell'uomo lo scopo di tutta la sua
vita e attività.
S. Simone era il Superiore Generale dell'Ordine e per Esso aveva chiesto un
segno di protezione, un privilegio e la risposta dì Maria alla preghiera
fiduciosa è la grande promessa a tutti i Carmelitani che hanno sempre
considerato la Madre di Dio come la loro madre e regina.
È certo che, meno di un secolo dopo la morte di S. Simone, molti inglesi
indossavano lo Scapolare della Madonna per godere del privilegio della preservazione
dall'inferno.
Questo avvenne perché, come afferma una pagina di storia religiosa, tra
gli ordini antichi era diffusa la consuetudine della affiliazione spirituale.
Persone pie, che vivevano nel mondo, si associavano ad un Ordine religioso ne
condividevano gli ideali di santità e parte anche i metodi di perfezione.
L'Ordine li considerava come suoi membri ed estendeva ad essi i suoi privilegi
e la sua assistenza spirituale.
In molti documenti ufficiali della Chiesa si parla dei privilegi dello scapolare
come di un patrimonio comune a tutti i fedeli che l'indossano.
Molti Papi e molti Santi da allora ad oggi hanno riaffermato la validità
della devozione allo Scapolare e hanno consigliato la consacrazione alla Madonna
del Carmelo.
E fu proprio grazie a Lei che l'Ordine conobbe, da quel momento, un periodo
di grande fecondità, sviluppandosi e diffondendosi, in gran parte dell'Europa
e in tutta Italia.
Anche a S.Ilario, infatti, due secoli dopo l'apparizione di Maria a S. Simone,
venne fondata una Confraternità, la "Compagnia della Beata Vergine
del Carmine" che, ai nostri giorni conta numerosi iscritti.
Inizio
LO SCAPOLARE
E LA MATERNITA' SPIRITUALE IN MARIA
II culto cristiano
della Madonna, è fondato sulla grandezza e bontà di Maria: l'onoriamo
perché è la più grande delle creature, la invochiamo perché
sappiamo che è buona e ci vuole aiutare.
La devozione dello Scapolare è una espressione tipica e concreta del
culto cattolico della Madonna perché si fonda sui suoi attributi e privilegi
più cari.
- La maternità spirituale (la cui conseguenza è l'amore)
- La mediazione di grazia (la cui conseguenza è la protezione)
Lo Scapolare è la sintesi dell'amore e della protezione di Maria ed è
il simbolo dei nostri doveri verso di Lei.
Più ci rendiamo consapevoli dell'amore e delle cure di Maria per noi,
più vivo diventa il bisogno di corrispondere consacrandole tutta la nostra
vita. Sul piano psicologico i privilegi dello Scapolare hanno la loro spiegazione
nell'amore materno di Maria che promette di non dimenticarci mai.
Sul piano teologico sono giustificati dal suo ufficio e dal suo potere di mediazione.
II preservarci dall'inferno implica un'assistenza continua e un cumulo di grazie
particolari per perseverare nel bene:
tutto questo Maria ce lo assicura perché dispone dei tesori della misericordia
Divina.
Lo Scapolare è un DONO - un dono è frutto di Amore.
Con il dono dello Scapolare Maria ci dimostra che ci vuole bene, che si preoccupa
per noi, si rivela di una tenerezza tanto grande quanto più si tien conto
della
sproporzione tra i beni spirituali legati allo Scapolare e quello che esso chiede
ai suoi devoti.
Solo un cuore materno infinitamente generoso poteva impegnarsi ad una assistenza
così continua in compenso di un servizio così piccolo come è
quello di portare lo scapolare.
LO SCAPOLARE
È UN VESTITO
È compito,
funzione della Madre vestire i figli.
Come a Betlemme Maria avvolse Gesù nei panni che certamente Lei stessa
aveva preparato, così essa veste i suoi figli adottivi esprimendo un
modo vivo il Suo amore materno.
Rivestire lo scapolare significa perciò riconoscere Maria come Madre
e proclamarsi suoi figli.
Noi diventiamo figli di Dio per mezzo del battesimo (che è un segno esterno
di quanto avviene nella nostra anima), anche la Madonna vuol significare esternamente
la sua adozione ricoprendoci della sua veste.
L'universalità del suo amore non le impedisce di avere delle predilezioni,
una tenerezza particolare per chi porta lo Scapolare.
Esso richiede di essere ricevuto con amore e fiducia ma soprattutto con una
seria preparazione: pregando, confessandosi e comunicandosi. Inoltre esso impone
l'obbligo di pensare, di ricordare la nostra condizione e di vivere in conformità
ad essa.
L'ABITO
DI MARIA
Pio XII ha detto
che lo Scapolare è "l'abito della Madonna".
Varie considerazioni giustificano questo titolo e ne determinano il significato.
Anzitutto la Vergine lo ha scelto come strumento delle sue promesse e simbolo
del suo amore.
Poi esso è una parte dell'abito monastico, e fin dall'antichità
fu usato dai religiosi di molti ordini.
Lo scapolare usato dai religiosi consiste presentemente in due lunghe strisce
di stoffa, di un determinato colore, indossato sopra la tonaca e pendente dalle
scapole, dalle quali prende il nome. Quello portato dai fedeli come segno della
loro affiliazione ad un ordine religioso, ha dimensioni molto ridotte, è
formato da due rettangolini di stoffa riuniti da due fettucce, e si porta pendente
dal collo, sotto le vesti ordinarie.
Nell'ordine carmelitano, lo scapolare venne sempre considerato come una parte
importante e significativa dell'abito religioso
Inizio
LA
MEDIATRICE
Maria ci vuole
aiutare non solo nei pericoli e nei mali spirituali, ma anche nelle necessità
materiali e, se prende l'anima sotto la sua protezione, Gesù non deluderà
le speranze riposte in sua Madre: Lui che ne conosce tutti i desideri e le preoccupazioni
l'accontenta sempre.
Nell'ordine della grazia tutto dipende dalla bontà di Dio, è un
suo dono gratuito (l'uomo non può rivendicare alcun diritto) e Gesù
può lasciarsi amabilmente guidare dall'amore che porta a sua Madre senza
che questo costituisca una limitazione alla sua libertà sovrana.
Lo Scapolare ci aiuta ad accrescere la virtù della speranza perché
rende più valida la nostra attesa e più generoso lo sforzo nell'esercizio
delle virtù: la via della salvezza sempre faticosa diventa meno angusta.
II concetto di maternità spirituale e di mediazione insiti nello Scapolare
portano all'idea di un patto di alleanza tra Maria e i suoi devoti che è
un impegno vicendevole di assistenza e di Amore.
Questa alleanza è una conseguenza necessaria dell'adozione spirituale
per la quale Maria s'impegna ad amarci da Madre e noi ad onorarla e servirla
come figli.
Questo patto si scioglierà solo se noi verremo meno ai nostri doveri
perché Maria non verrà meno ai suoi.
Inizio
BENEDIZIONE
DELL'ABITINO DELLA BEATA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO
SAC. Mostraci,
Signore, la tua misericordia.
FED. Donaci la tua salvezza.
SAC. Signore, ascolta la mia preghiera.
FED. II mio grido giunga a Te.
SAC. II Signore sia con voi.
FED. E con il tuo spirito.
SAC. Preghiamo:
Signore Gesù Cristo, salvatore degli uomini, santifica con la tua benedizione
l'Abitino che questo tuo figlio vuole portare come segno del tuo amore e della
Tua Madre, la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo; e fà che, difeso
dalle insidie del nemico maligno, perseveri nella Tua grazia fino alla morte.
Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
II sacerdote asperge
l'Abitino dicendo:
Prendi questo Abitino
benedetto e prega la Vergine Santissima che, per i suoi meriti, ti conceda di
portarlo senza macchia, ti difenda da ogni male e ti conduca alla vita eterna.
Amen.
Indi soggiunge:
Ed ora nel
nome e per l'autorità che rappresento ti rendo partecipe dei meriti che,
per la misericordia di Gesù Cristo, sono acquistati dai religiosi carmelitani:
nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Dio, creatore del cielo e della terra, che si è degnato di ammetterti
nella Confraternita della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, ti benedica
e ti custodisca.
Preghiamo la Vergine Santa perché, nell'ora della tua morte schiacci
il capo del maligno serpente e ti riveli il volto del frutto benedetto del Suo
seno, Gesù Cristo, nostro Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
II sacerdote asperge
quindi il fedele con l'acqua benedetta e ne scrive il nome nell'apposito registro.
Inizio
IL
PRIVILEGIO SABATINO
È il secondo
grande privilegio dello Scapolare. La Madonna assiste le anime che in vita hanno
portato lo scapolare perché siano liberate dal Purgatorio, specialmente
nel primo sabato dopo la loro morte.
È l'unica devozione approvata dalla Chiesa che permette di abbreviare
le pene dei Purgatorio. Questo privilegio non fu concesso a S. Simone Stock
ma a Papa Giovanni XXII° nel 1315.
La Madonna gli era apparsa annunciandogli che sarebbe stato eletto Papa nonostante
gli intrighi e le difficoltà di quei tempi, e, per riconoscenza, Ella
chiedeva che fosse concesso all'Ordine del Carmelo un nuovo privilegio ("Tu
sancirai sulla terra quello che fu decretato in cielo: "chi persevererà
nei voti di ubbidienza, castità, povertà, si salverà ....
e se nel giorno in cui morranno saranno confinati in Purgatorio io scenderò
nel sabato dopo la loro morte e li libererò".
II tre marzo 1322 fu pubblicata la bolla che annunciava alla Chiesa questo nuovo
dono.
Durante i secoli questo privilegio dello Scapolare è stato confermato
da numerosi documenti pontifici (di Alessandro V, Clemente VII, Palo III, Pio
IV, Pio V, Gregorio XIII, Paolo V, Clemente X, Pio X, Benedetto XV, Pio XI,
Pio XII) che permettono di concludere che il privilegio sabatino è solidamente
fondato.
II privilegio sabatino, come è proposto dalla Chiesa, si inquadra perfettamente
nel dogma cattolico.
È certo che Maria NOSTRA MEDIATRICE, non si dà pace finché
non ci vede nella gloria del Padre, con Lei.
II suo dominio
sulle anime del Purgatorio è fuori discussione e quindi anche il suo
intervento in loro favore.
Se tutte le anime possono e devono confidare in Lei durante la penosa detenzione
in Purgatorio, coloro che hanno portato lo Scapolare hanno un motivo particolare
di fiducia.
Inizio
LO
SCAPOLARE E LA PROTEZIONE DI MARIA
L'efficacia dello
Scapolare ha analogia con quella dei sacramenti:
essi sono fonte di grazia che si attua nell'anima solo se è preparata
a riceverla.
Dio ci dà il suo aiuto ma non forza la nostra libertà. Così
è per lo Scapolare: esso non dà la certezza del Paradiso, come
non la dà a tutti quelli che ricevono il Battesimo e la Comunione.
La Santa Vergine, assicurando la vita eterna a chi porta lo scapolare, si impegna
di aiutarlo con le grazie necessarie per arrivare al Paradiso, ma non viola
la nostra libertà e attende la nostra cooperazione.
II seme dà frutto solo se cade in una terra fertile.
La necessità della nostra collaborazione non sminuisce l'efficacia dello
Scapolare ma la inquadra in una visione più ampia del mistero della salvezza.
Dio distribuisce le sue grazie per mezzo di Maria perché Essa ha cooperato
con Cristo per meritarle. Perciò Maria, madre universale, aiuta i suoi
figli, ma può largheggiare, con particolare tenerezza, verso coloro che
le sono devoti.
Anche Gesù amava tutti gli Apostoli ma predilesse alcuni più degli
altri.
Cosi la Vergine del Carmelo aiuta i rivestiti dello Scapolare con tutte le grazie
proporzionate alle loro esigenze e circostanze di vita in modo che ognuno, che
si impegna veramente, sia certo di raggiungere il paradiso.
II Beato C. de la Colombière (grande devoto di Maria) disse che non bisogna
illudersi: occorre molta penitenza per meritare la vita eterna; Maria saprà
guidarci con grazie meravigliose.
Maria non preserva dall'Inferno coloro che, pur con lo Scapolare, muoiono in
peccato ma assicura che farà di tutto per farci morire "piamente".
A Fatima Maria promette la vita eterna a chi praticherà i primi sabati
e specifica che ciò avverrà perché aiuterà i suoi
devoti con grazie speciali perché muoiano bene.
Nello stesso modo si deve intendere la promessa dello Scapolare: esso ci assicura
aiuti sovrabbondanti richiedendo il nostro impegno e la nostra fatica.
I Due grandi privilegi dello Scapolare:
- la preservazione dall'Inferno e
- la liberazione anticipata dal Purgatorio
non sono qualcosa di assoluto a se stante, ma sono frutto e corona di una vita
mariana molto intensa, come premio della Madonna alle anime che la onorano e
si consacrano a Lei per mezzo dell'abitino.
La preservazione dell'Inferno promessa a chi porta lo Scapolare si inserisce
nel piano salvifico generale per la mediazione di Maria e conserva il suo carattere
di dono gratuito, cioè di privilegio.
Esso è, dunque, per noi, motivo di grande speranza. "LA VERGINE
ama quelli che l'amano" disse Pio XII.
L'uso dello Scapolare è una dimostrazione di amore e un atto di consacrazione
alla Madonna: e Maria non può e non vuole dimenticare questi suoi figli,
che la considerano Madre e Regina, quando sono in Purgatorio.
II privilegio sabatino è fondato su questa certezza: che Maria vuole
e può aiutarci abbreviando il tempo del Purgatorio e affrettando la salita
al cielo, sia che questa avvenga nel primo sabato dopo la morte, come vuole
una tradizione antichissima, sia che avvenga un altro giorno secondo i disegni
misericordiosi del Signore.
Inizio
LA NOSTRA
UNIONE ALLE ANIME SANTE DEL PURGATORIO
La devozione alla
Madonna dei Carmine si distingue dalle altre devozioni per la sua finalità
che non è il conseguimento di una grazia o di una virtù, ma per:
LA SALVEZZA ETERNA DELL'ANIMA E DEL SUO CONGIUNGIMENTO CON DIO dopo la morte.
Se la nostra Mamma celeste ha avuto cura di abbreviarci la sofferenze del Purgatorio,
anche noi, suoi figli dobbiamo preoccuparci di coloro che ci hanno preceduto
in questo luogo di espiazione.
Per quella Comunione dei Santi che lega la Chiesa trionfante, militante e purgante
noi possiamo ottenere molte grazie per l'intercessione delle anime sante del
Purgatorio così come le nostre elemosine, preghiere, sacrifici possono
ottenere molto per loro.
ESISTENZA
DEL PURGATORIO
L'Antico Testamento
(l'Ecclesiastico, raccomanda di essere generosi anche con i morti e Tobia mette
"pane e vino" sulle tombe) ed il Nuovo (Gesù disse: chi avrà
parlato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato né in questo
secolo né in quello futuro) ne annunciano l'esistenza in modo indiretto.
La ragione ci dimostra che il Purgatorio, cioè un luogo d'espiazione,
è necessario sia da parte di Dio che da parte dell'uomo.
Da parte di Dio che è giusto e misericordioso e non può condannare
tutti i peccatori indistintamente alla stessa pena: la Sua giustizia sarebbe
senza misericordia o la Sua misericordia senza giustizia e Dio non sarebbe più
Dio.
Ci sono inoltre delle prove di fatto presso alcuni monasteri (Avita - Foligno)
che dimostrano con grande efficacia l'esistenza del Purgatorio e la necessità
di pregare per le anime che in esso si trovano.
Anche la nostra ragione ci dice che il Purgatorio è necessario come alternativa
al tutto del Paradiso e al nulla dell'inferno.
Dov'è il Purgatorio? II Purgatorio è una fiamma che basta di per
se a costituire il luogo, o meglio, sono le anime che costituiscono in essa
il luogo del loro tormento e della loro espiazione.
PENE
DEL PURGATORIO
1) Pena di danno:
è la più dolorosa perché è la privazione temporanea
della vista di Dio di quel Dio che l'anima, dopo la morte del corpo, ha conosciuto
nella Sua vera essenza, nei Suoi attributi, nella Sua natura, nelle Sue infinite
e magnifiche virtù.
Essere privata di questa presenza Santissima è per l'anima la peggiore
delle sofferenze soltanto in minima parte mitigate dalla vista della Madonna,
degli angeli e dei Santi.
2) Pena del fuoco: di un fuoco, come dice S. Tommaso, vero e reale ma
che non brucia e che tormenta le anime in un altro modo (come una stretta, un
imprigionamento, una coazione) perché è di altra natura: le anime
purganti infatti sono prive di corpo e il castigo di essere prive di libertà,
aver lo spirito imprigionato, non è da poco.
GIOIE
DEL PURGATORIO
Le anime del Purgatorio
soffrono e godono nello stesso tempo. Godono:
1) perché si vedono purificare ed abbellire e diventare degne di unirsi
per sempre all'Amore Divino. 2) Perché sono confermate nella grazia e
quindi nell'impossibilità di peccare.
3) Perché sono certe di andare in Paradiso.
4) Perché possiedono una scienza certa che elimina dubbi, misteri, errori
e possiedono una volontà perfetta conforme alla Divina volontà.
Le anime non saprebbero nemmeno desiderare di essere altrove che là dove
si trovano, perché riconoscono che Dio le ha collocate nel posto loro
dovuto.
5) Perché ricordano le persone care rimaste sulla terra possono pregare
Dio per loro e soccorrerle. 6) Perché Amano Dio e desiderano unirsi presto
a Lui.
7) Perché possono pregare le une per le altre, confortarsi e incoraggiarsi
a vicenda in attesa di ritrovarsi tutte in Paradiso.
8) Perché sono confortate dai loro Angeli Custodi (lo confermano anche
le apparizioni di S. Margherita Alacoque) che intercedono per loro presso Dio
e presso i vivi.
9) Perché ricevono frequenti visite di Maria Vergine che le consola,
le allieta e molto spesso le libera.
DURATA
DEL PURGATORIO
II Purgatorio ha
cominciato ad esistere all'inizio dell'umanità e avrà termine
con la fine del mondo.
Per coloro che moriranno negli ultimi giorni del mondo alla durata delle pene
potrà supplire l'intensità.
Così può essere per le anime del privilegio sabatino. Appena l'anima
si separa dal corpo si trova davanti all'Eterno Giudice alla cui luce soprannaturale
comprenderà lo stato in cui si trova e il luogo in cui deve andare: Paradiso,
Purgatorio, Inferno.
Calcolare giorni, mesi, anni di Purgatorio è inesatto perché queste
frazioni del nostro tempo non si trovano nell'altra vita dove c'è solo
l'eternità.
MODI
PER SUFFRAGARE LE ANIME DEL PURGATORIO
Sono:
1) l'elemosina generosa e gioiosa (Gesù disse ... ero affamato
... ero nudo ... mi deste da mangiare ... mi vestiste.") fatta con l'intenzione
di applicarne il merito alle anime del Purgatorio. Così si aiutano due
bisognosi: il povero e l'anima del Purgatorio.
2) il digiuno cioè atti di mortificazione interiore ed esteriore
che contribuiscono anche alla nostra salvezza. Anche questa consuetudine è
molto antica. Per la morte di Saul (1000 anni prima di Cristo) fu indetto un
digiuno di 7 giorni.
3) la preghiera che è la chiave preziosa che apre i tesori della
grazia divina (S. Agostino).
Tutti quelli che sono in Paradiso vi si trovano perché hanno pregato.
Dobbiamo pregare, molto, tutta la vita, per le
anime del Purgatorio: molti invece dopo qualche anno dimenticano i loro morti.
Alcune preghiere
gradite a Dio sono:
a) l'ufficio dei morti
b) il "De profundis"
c) la Via Crucis
d) il Rosario
ma la più completa e la più bella è la S. Messa
che è il sacrificio più grande che l'uomo può offrire a
Dio e la testimonianza più grande dell'amore di Gesù per gli uomini.
Preghiamo per le anime del Purgatorio unendoci al Sacerdote soprattutto nel
momento in cui prega proprio per esse.
Si legge nelle rivelazioni dei santi che il sabato, giorno dedicato a Maria
è giorno di festa speciale in Purgatorio perché Maria scende a
visitare e a consolare i suoi devoti e molti ne porta in Paradiso. Gesù
ama e ascolta Sua Madre alla quale, avendo partecipato con Lui alle sofferenze
della Redenzione non nega nessun favore.
Inizio
LA CONSACRAZIONE
ALLA MADONNA
Portare lo Scapolare
impone degli obblighi precisi: chi lo indossa deve amare, onorare servire Maria
come figlio devoto e consacrarsi interamente a Lei cercando di imitarla: in
questo modo lo Scapolare diventa un impegno d'amore liberamente assunto, un
meraviglioso programma di vita, una consacrazione integrale alla Madonna. Questa
consacrazione (dono totale e perenne di noi stessi alla Madonna) è il
vertice della devozione Mariana perché attraverso Maria noi offriamo
a Dio tutta la nostra vita, non solo alcune preghiere, o pratiche o riti.
La consacrazione è un proposito, uno sforzo continuo per vivere con pienezza
la vita cristiana, plasmandola ogni giorno a imitazione di Maria.
CONDIZIONI NECESSARIE
PER L'IMPOSIZIONE DELLO SCAPOLARE
- Lo Scapolare deve essere imposto da un Sacerdote autorizzato.
- Lo Scapolare va portato sempre, per concessione di S. Pio X può essere
sostituito dalla medaglia.
- Ci si impegna a recitare il Piccolo Ufficio della Madonna e si ottempera ad
un'altra pratica secondo le disposizioni del Sacerdote che impone lo Scapolare;
in genere la recita dei S. Rosario.
Inizio
PREGHIERA
O Vergine Santa
del Carmelo, da vari secoli invocata come Patrona della nostra Parrocchia, accogli
misericordiosa la nostra preghiera.
Tu, Madre della Chiesa, benedici la nostra Comunità.
Fa che ognuno si senta responsabile della fede ricevuta e della grazia donata
con tanta larghezza. Fa che formiamo un cuor solo e un'anima sola perché
il mondo veda la nostra testimonianza. Vogliamo essere tuoi servi e veri tuoi
figli per essere la consolazione del tuo Cuore Immacolato. Vogliamo metterci
a disposizione per l'opera della salvezza, per la conversione dei peccatori,
per l'edificazione del regno Dio.
O Potente Madre nostra in Te la nostra gioia, la nostra fiducia, la nostra forza.
Sempre con Te, o Maria.
Amen
Inizio