Print Friendly and PDF

VERSO IL NATALE

Da un’omelia natalizia del vescovo Massimo

VERSO IL NATALE

Dio nel Natale s’è fatto uomo non soltanto per starci accanto, per prenderci per mano e aiutarci ad attraversare il tunnel buio delle difficoltà, ma soprattutto per insegnarci il perché della vita. Se tutta la nostra esistenza si racchiudesse nel breve raggio dei nostri sentimenti, della nostra capacità di amare, perfino della nostra moralità e delle nostre aspirazioni, tutto sarebbe troppo breve, ci deluderebbe, e la vita diventerebbe una battaglia per salvare i piccoli brandelli di luce che abbiamo conquistato. Il Natale ci rivela poi un’altra dimensione: la vita sulla terra è l’inizio di un’esistenza che non finirà, è l’inizio di un dialogo con Dio e con i fratelli chiamato ad approfondirsi e purificarsi, e, infine, ad aprirsi verso il cuore stesso di Dio,
dove troverà la propria casa definitiva. La vita è il tempo in cui cominciare a conoscere Dio, in cui abituarci alle sue misure, per entrare poi definitivamente in quella capacità di amore e accoglienza che solo lui può dare. Comprendiamo così, nella luce del Natale, che possiamo essere gli scrittori di una pagina nuova della storia, una pagina finalmente scritta dall’uomo con Dio e da Dio con l’uomo, una pagina della storia della salvezza, oltre che della storia dell’umanità. La luce del Natale ci appare dunque come una luce realistica non illusoria, che ci risolleva tutti, ci conforta e ci aiuta a camminare in avanti, non verso il progresso utopico pensato dalle ideologie umane, ma verso un cammino che potrà sembrare dall’esterno ancora molto incerto e zigzagante, ma abitato dalla luce di Dio. Auguri!
(Da un’omelia natalizia del vescovo Massimo)