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GLI AUGURI PASQUALI DI PAPA FRANCESCO

Cari fratelli e sorelle, narrano i Vangeli (cfr Mt 28,110, Mc 16,17; Lc 24,112) che, quando le donne andarono al Sepolcro, lo trovarono aperto. Esse temevano di non poter entrare perché la tomba era stata chiusa con una grande pietra. Invece era aperta; e dall’interno una voce dice loro che Gesù non è lì, ma è risorto. Per la prima volta vengono pronunciate le parole: “È risorto”. Gli evangelisti ci riferiscono che questo primo annuncio fu dato dagli angeli, cioè messaggeri di Dio. Vi è un significato in questa presenza angelica: come ad annunciare l’Incarnazione del Verbo era stato un angelo, Gabriele, così anche ad annunciare per la prima volta la Risurrezione non era sufficiente una parola umana. Ci voleva un essere superiore per comunicare una realtà così sconvolgente, talmente incredibile, che forse nessun uomo avrebbe osatopronunciarla. Dopo questo primo annuncio, la comunità dei discepoli comincia a ripetere: «Davvero il Signore è risorto. ed è apparso a Simone», (Lc 24,34). È bello questo annuncio...

Gli auguri pasquali di Papa Francesco

Possiamo dirlo tutti insieme adesso: “Davvero il Signore è risorto”. Questo primo annuncio “Davvero il Signore è risorto” richiedeva un’intelligenza superiore a quella umana. (..) La Pasqua di Cristo ha fatto esplodere nel mondo anche un’altra cosa: la novità del dialogo e della relazione, novità che per i cristiani è diventata una responsabilità. Infatti Gesù ha detto: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35). Ecco perché non possiamo rinchiuderci nel nostro privato, nel nostro gruppo, ma siamo chiamati a occuparci del bene comune, a prenderci cura dei fratelli, specialmente quelli più deboli ed emarginati.
Solo la fraternità può garantire una pace duratura, può sconfiggere le povertà, può spegnere le tensioni e le guerre, può estirpare la corruzione e la criminalità. L’angelo che ci dice: “É risorto”, ci aiuti a vivere la fraternità e la novità del dialogo e della relazione e la preoccupazione per il bene comune. La Vergine Maria, che in questo tempo pasquale invochiamo con il titolo di Regina del Cielo, ci sostenga con la sua preghiera, affinché la fraternità e la comunione che sperimentiamo in questi giorni di Pasqua, possano diventare nostro stile di vita e anima delle nostre relazioni.