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COMUNICATO DEL 5 APRILE 2020

Lettera del parroco a tutti gli adoratori.

Lettera al gruppo dell’adorazione eucaristica perpetua

L’idea di questa lettera è nata durante una conversazione telefonica con Ettore, che colgo l’occasione per ringraziare, visto l’impegno con cui segue il cammino dell’adorazione eucaristica perpetua nella nostra comunità.
So bene che sentite molto la mancanza della Messa e dell’adorazione, questo è un segnale positivo della fede eucaristica che arde nei vostri cuori.
Sono un po’ a disagio nel dirvi queste cose perché a differenza di voi, io celebro “privatamente” ogni mattina insieme a don Daniele. Sappiatelo però: tutti voi, insieme all’intera unità pastorale, siete con me ogni volta che celebro la Messa. Lo ripeto: siete tutti con me, proprio lì davanti al Signore, in particolare quando alla consacrazione elevo e adoro l’Ostia santa.
Nessuno dunque si perda d’animo! Anche se le vie ordinarie (Messa e vita sacramentale) per coltivare la vita spirituale possono essere ostacolate o interrompersi, il Signore è come “il vento” dice il Vangelo, cioè è libertà e in tal modo si serve di altre vie, e sono tantissime, per visitarci.
Un suggerimento: utilizziamo la preghiera in famiglia davanti alle immagini sacre o alle icone. Ricordo che il Vescovo Tonino Bello definiva le icone “finestre aperte sul Cielo, uno spazio con cui il Cielo comunica a noi la presenza luminosa e consolante del Signore”.
Una cosa in particolare vi chiedo: alla preghiera per i malati e le vittime del coronavirus, unite quella per le famiglie bisognose e quella per i sacerdoti, i vescovi e il Papa; lo Spirito di Dio riempia tutti di solidarietà, speranza, ispirazione e coraggio. Viviamo questo tempo con fede, speranza e carità. Non siamo in mano di nessuno, siamo nelle mani amorevoli di Dio!
Ho una precisazione da offrivi: il nostro pregare quotidiano si svolga in comunione con tutta la Chiesa e in particolare con quella porzione di Chiesa che è l’unità pastorale di Calerno e S.Ilario: credetemi, nel pregare in questo modo s’avverte la bellezza e la forza della fraternità cristiana. A pregare così si sente che ‘tutti siamo uno’.
Termino con le parole dell’antica invocazione mariana, che ha in sé la forza dei secoli e la grazia della fede di tante generazioni di cristiani che l’hanno fatta risuonare nel cuore e sulle labbra. “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova. E liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta”.

Vostro nel Signore
Don Fernando

3 aprile 2020 - S. Sisto papa